Riscaldamento globale nell'Artico

Gli Stati Uniti interessati ma poco coinvolti.

I rappresentanti di 8 paesi confinanti con l'Artico, compresi gli Stati Uniti, si sono incontrati a Reykjavik (Islanda) per decidere una risposta all'Artico Climate Impact Assessment, pubblicato due settimane prima. In questo documento, il risultato di quattro anni di ricerca, 300 scienziati hanno espresso i loro timori per l'attuale aumento delle temperature in questa regione polare. Ma il rapporto risultante dai negoziati portati avanti dai membri del Consiglio Artico
non sembra essere all'altezza della posta in gioco. Si limita a riconoscere il problema e incoraggiare l'adozione di contromisure efficaci, senza specificare quali.

In particolare, non è stato possibile adottare alcuna strategia comune volta a limitare l'emissione di gas serra responsabili del cambiamento climatico nell'Artico, e questo principalmente sotto la pressione americana. L'amministrazione Bush dichiara in particolare di favorire il volontariato
e la ricerca sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie di stoccaggio dell'anidride carbonica per migliorare la situazione. Il presidente della Union of Concerned Scientists, un'organizzazione indipendente che riunisce scienziati e semplici cittadini, ha definito questa posizione "irresponsabile all'estremo". WP 25/11/04 (Il Consiglio artico sollecita un'azione sul riscaldamento)

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http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A11104-2004Nov24.html

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