il FMI

Wolfowitz si è avvicinato alla Banca Mondiale

Il neoconservatore Paul Wolfowitz, segretario alla Difesa degli Stati Uniti, è in cima alla lista dei candidati statunitensi per il successore di Wolfensohn a capo della Banca mondiale. Secondo il Financial Times, il neo-conservatore americano Paul Wolfowitz potrebbe assumere la guida della Banca Mondiale dopo la partenza di James Wolfensohn.

Tradizionalmente, la leadership delle due organizzazioni di Bretton Woods (1944) è condivisa tra americani ed europei. Per gli europei la gestione del Fondo Monetario Internazionale, mentre la presidenza della Banca Mondiale, la sua doppia istituzione, si trova negli Stati Uniti.

Lo scorso gennaio 3, il presidente uscente, James Wolfensohn, ha annunciato che non avrebbe cercato un terzo mandato alla testa della Banca Mondiale dopo la sua scadenza, 31 2005. Per diversi mesi, la prossima partenza di Wolfensohn fu ascoltata. Il nome di Colin Powell è stato spesso citato come possibile sostituto.

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Recentemente, quando l'amministratore delegato della FISM Horst Koehler ha rassegnato le dimissioni per candidarsi alla presidenza della Germania, gli Stati Uniti hanno espresso il desiderio di cambiare le regole in vigore da 1944. Washington rivendicò per uno dei suoi la guida del Fondo. Ma gli europei non l'hanno sentito in quel modo e, dopo aspri negoziati su entrambe le sponde dell'Atlantico, hanno concordato il nome di Rodrigo Rato, l'ex ministro delle finanze spagnolo del governo Aznar. Questo accordo, inoltre, ha causato grugniti in Asia, America Latina e Africa, dove apprezziamo sempre meno questo condominio euroamericano.

Una personalità controversa

È in questo contesto che la vita quotidiana della comunità imprenditoriale britannica, Financial Times, rivela martedì che l'Assistente Segretario alla Difesa degli Stati Uniti è in cima alla lista dei candidati statunitensi per la tenuta Wolfensohn. Paul Wolfowitz, leader dei neo-conservatori, è l'ispirazione principale per la guerra in Iraq nell'amministrazione Bush. Come notato su Financial Timesla sua personalità è molto controverso e la sua nomina non mancherà di provocare nuove tensioni.

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È una scommessa sicura che gli informatori del quotidiano britannico non vogliono il bene per il signor Wolfowitz e cercano, con questo "volo" probabilmente organizzato, di silurare la sua candidatura prima che i decisori si trovino di fronte a un fatto compiuto. Come notano gli autori dell'articolo, quando nel 1999 si trattava di trovare un amministratore delegato del FMI, gli europei proposero il nome del tedesco Caio Koch-Weser. Gli Stati Uniti avevano posto il veto al candidato dell'Unione Europea.

Questo precedente potrebbe ora rivolgersi al candidato americano, se risultasse che Paul Wolfowitz è davvero la scelta di Washington.

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