I francesi sempre più preoccupati per il riscaldamento globale

Nel 2000, il 15% dei francesi ha posto il "riscaldamento globale" al primo posto nelle loro preoccupazioni in materia di ambiente. Quattro anni dopo, sono al 31% (una sola risposta possibile tra una scelta di sette). Nello stesso periodo, la percentuale di persone che hanno subito l'inquinamento atmosferico è salita dal 22% al 16%. Persino il calo della voce "scorie nucleari", che è passato dal 22% al 17%. Gli altri problemi ambientali proposti agli interessati sono soggetti a uno sviluppo meno chiaro: "inquinamento delle acque" (16% nel 2000, 14% nel 2004), "degrado della fauna e della flora" (10% e 10%) e "rifiuti domestici" (6% e 8%) rimangono abbastanza stabili in questo barometro, mentre il "rumore" passa dall'8% al 3%. L'istituto TNS Sofres intervista ogni anno, a nome della Lyonnaise des Eaux, un campione rappresentativo di cittadini francesi e funzionari eletti.
Questo barometro offre anche un confronto con altri tre paesi europei. I nostri vicini pongono il "riscaldamento globale" persino più alto dei francesi sulla base delle loro preoccupazioni: il 34% dei tedeschi lo identifica come il problema ambientale più importante, e lo stesso vale per il 37% degli spagnoli e il 38% degli inglesi.
Un'altra lezione da questa indagine: quasi un francese su due (44%) pensa ancora che le acque reflue "vengano decontaminate negli impianti di depurazione prima di tornare alla rete di acqua potabile", contro il 42% che lo sa i rifiuti degli impianti di trattamento delle acque reflue vengono scaricati nell'ambiente naturale. Questo tasso di opinioni errate rimane abbastanza stabile di anno in anno.
Stessa stabilità per quanto riguarda l'opinione sul prezzo dell'acqua: nel 2004, il 79% dei francesi lo trova ancora "molto" o "abbastanza alto", un tasso quasi costante dal 1999.
Per leggere i risultati dettagliati (formato PDF, 121 KB), clicca qui.
Per leggere il commento del sondaggio sul sito Web di TNS Sofres, clicca qui.

Leggi anche:  I ricercatori Tolosa sviluppare biocarburanti a basso costo

Antoine Blouet  

Fonte :  www.enviro2b.com

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *