da Christine » 05/12/05, 21:40
Penso che ci siano molte cose da dire
- La tecnologia ambientale può agire a monte dell'inquinamento o a valle. La definizione che danno nell'introduzione è quella della tecnologia a monte, vale a dire quella che evita il disordine. Ma sfortunatamente, gli esempi che citano (trattamento delle acque reflue, gestione dei rifiuti) sono tecnologie a valle, realizzate per sistemare le cazzate, in breve.
Dobbiamo dissociare i due. È meglio comportarsi in modo responsabile fin dall'inizio o possiamo dire "possiamo fare qualcosa perché ci sarà sempre la tecnologia per raccogliere la nostra sporcizia dietro di noi?"
Certo, è quasi sempre la seconda opzione che viene scelta perché è prima di tutto una soluzione facile e soprattutto perché crea un nuovo mercato (davvero molto succoso).
- Le tecnologie ambientali "a monte" non consentono la crescita economica (in ogni caso non allo stato attuale delle cose). Semplicemente perché i costi ambientali non sono presi in considerazione nei calcoli economici (PIL e co). In effetti, come quantificare la scomparsa di una flora, ad esempio? D'altro canto, i costi di installazione e gestione di un impianto di trattamento delle acque reflue (ancora per esempio) sono molto quantificabili. Ci sono così tanti milioni spesi in ricerca, sia nella costruzione, così tanti lavori, e così via. Sono quindi le ecotecnologie "a valle" che consentono la crescita economica.
- Questo è il motivo per cui le tecnologie veramente "eco", ovvero quelle che sono a monte, stanno riscontrando questi problemi di finanziamento e di conseguenza mancano di know-how, in un mercato segmentato e così via.
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