La verità sul prezzo del diesel: il 47% dell'aumento è dovuto all'esplosione dei margini di raffinazione delle compagnie petrolifere!
L'attuale periodo è segnato da un fenomeno storico: il prezzo esente da tasse del diesel sta aumentando molto più velocemente di quello della benzina al punto che, nonostante il suo vantaggio fiscale, il diesel ora costa quasi quanto il super 95. Questa tendenza è spiegata dal fenomenale crescita del margine di raffinazione realizzato specificamente sul diesel (1).
UFC-Que Choisir ha quindi calcolato che, su un litro di diesel venduto, il margine di raffinazione a maggio rappresenta 15,7 centesimi. Si è attestato a 6,4 centesimi a gennaio 2008, 6,0 centesimi nel 2007 e 2,5 centesimi nel 1998. L'aumento del solo margine di raffinazione rappresenta quasi la metà (47%) del aumento del prezzo del diesel da gennaio.
Questo margine, che misura la remunerazione della raffineria per i suoi costi e profitti, è stato quindi moltiplicato per 2,4 in 4 mesi e di oltre 6 in dieci anni! Al contrario, il margine di raffinazione della benzina rimane nei suoi normali livelli da 2 a 4 centesimi al litro.
Questo fenomeno è indipendente dall'aumento del prezzo di un barile. È spiegato dalla tensione che esiste sul mercato europeo della raffinazione del diesel e che lo è gestito da compagnie petrolifere.
Da un lato, la domanda di diesel sta registrando una crescita relativa perché i francesi e gli europei preferiscono questo tipo di motore. D'altro canto, le compagnie petrolifere hanno investito in misura insufficiente nelle capacità di raffinazione, in particolare per la categoria dei distillati medi che riguarda il diesel. Alla fine, l'offerta non si è adattata alla domanda, il mercato è molto teso e il prezzo è alle stelle.
Per UFC-Que Choisir, le compagnie petrolifere sono fortemente responsabili dell'aumento dei prezzi del diesel. Non investendo nella raffinazione, hanno creato un meccanismo di razionamento che esplode i loro profitti in questo segmento e che gonfia il prezzo per i consumatori. Le prospettive non sono molto interessanti in quanto gli investimenti a venire riguardano principalmente il potenziamento degli standard e non la creazione di nuove capacità.
UFC-Que Choisir chiede al governo che durante la presidenza francese dell'Unione Europea, si pone la questione di un rilancio, se necessario vincolante, degli investimenti nella raffinazione europea.
Infine, è ovvio che gli eccessivi profitti realizzati sulla raffinazione del diesel giustificano ulteriormente la pertinenza di un contributo eccezionale da parte delle compagnie petrolifere.
(1): questo margine è la differenza tra il prezzo di un barile di olio di brent e il prezzo del diesel sul mercato di Rotterdam.
Fonte: http://www.quechoisir.org