È un grosso errore (riguarda sempre Lemus09) deve essere arrabbiato con le virgole!
Helene scappa, Lei scrive:
La domanda fondamentale per l'elettricità e la transizione energetica rimane ovviamente il costo
La domanda fondamentale è per quale tipo di energia vogliamo, per quanto e soprattutto per cosa farlo.
Per il momento la domanda si riduce piuttosto a: "cosa sostituire a metodi di produzione obsoleti (nel più o meno breve termine)" per non cambiare nulla (o il minimo) a ciò che esiste.
Il costo è un fattore difficile da stimare poiché, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, è tutt'altro che oggettivo, ma una costruzione sociale che varia anche in base alle esternalità prese in considerazione o meno.
Il costo può anche essere decisivo in modo opposto, come ad esempio. nel caso del progetto ITER, che trova il suo maggiore interesse nella combinazione di costi esorbitanti ed efficienza indefinita.
Considerando solo l'aspetto del costo immediato, siamo condannati a non fare una scelta politica (non sto parlando qui di politica politica) e a cambiare solo per cambiare il meno possibile.