Cuicui ha scritto:Ahmed ha scritto:Sen-no-sen, grazie per i tuoi contributi pertinenti che mi risparmiano molta fatica!
La filosofia è molto carina, ma non vedo come usarla, in pratica, per mettere fine ai reattori a fissione.
Al contrario, attraverso un'analisi approfondita e un ragionamento razionale e imparziale, troviamo rapidamente soluzioni ai problemi posti.
Se analizziamo la questione nucleare, senza entrare in un dibattito ideologico di tipo "nucleofobico", risulta storicamente che questa tecnologia - originariamente militare - sia diventata industriale in seguito agli shock petroliferi del 1973 e del 79 .
Il nucleare civile nasce quindi in un contesto di crescita (fine dei “gloriosi anni Trenta”) e funge da palliativo per la mancanza di petrolio, energia indiscussa e indiscussa della crescita.
Sembra che il nucleare abbia servito, serva e serva un'ideologia, quella della crescita esponenziale (aggiungo esponenziale, perché nessun personaggio nella sfera politico-economica ha indicato quando dovrebbe finire).
Data la gigantesca infrastruttura, l'energia nucleare è sempre stata pensata come uno strumento per la produzione di massa al fine di alimentare forzatamente la nostra insaziabile economia, infatti, il reattore nucleare tascabile in particolare, è quasi impossibile considerando i rischi che presenta questo tipo di installazione.
Estrapolare nel futuro non è difficile vedere tutti i programmi nucleari
Prossima generazione seguire questa logica di crescita.
Dal reattore pilota Marcoule G1 che produce 2MW di elettricità, siamo passati all'EPR e ai suoi 1600MW e DEMO (la fase preindustriale derivata da ITER) "" dovrebbe "" produrre tra i 2000 ei 4000 MW!
Estrapolando ora il possibile sviluppo di un reattore a collo magnetico, non vedo come questa tecnologia sfuggirebbe a questa logica di crescita?
Ci sono due cose da prendere sul serio:
1) Le energie fossili e minerarie (petrolio, gas, carbone, uranio e derivati) hanno permesso l'emergere e la continuità della società industriale e quelle a causa delle loro capacità di fornire energia in quantità gigantesche.
Eppure le sue tecnologie hanno le conseguenze della produzione di inquinamento e future catastrofi e hanno limiti relativi alle loro forniture ... eppure continuiamo ad usarle fino a quando non si esauriscono e quelle nonostante il danno causato.
2) Tenendo conto del punto 1 e immaginando ora di avere una fonte di energia illimitata sulla nostra scala, in che modo le nostre azioni dovrebbero essere fermate?
Non svezzare un alcolizzato dandogli più alcol!
Quindi, in sintesi, per porre fine ai reattori a fissione (tra gli altri), è necessario iniziare reindirizzando i nostri obiettivi verso una società in declino.
Un esempio: prima dello sviluppo dell'energia nucleare civile, la Francia era uno dei paesi più all'avanguardia nel campo delle abitazioni bioclimatiche, l'energia in abbondanza ha ampiamente servito questa causa.
"L'ingegneria a volte consiste nel sapere quando fermarsi" Charles De Gaulle.