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Questa è la posizione ufficiale di Eurostat con i suoi nuovi standard (ESA 2010), che entreranno in vigore quest'anno. Esse affermano: "Le attività economiche illegali devono essere considerate come transazioni quando tutte le unità partecipanti lo fanno di comune accordo. Di conseguenza, gli acquisti, le vendite o il trasferimento di droghe illegali o di beni rubati sono transazioni mentre il furto no. "
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http://alternatives-economiques.fr/blog ... e-resiste/
Si noti che la prostituzione è già inclusa nel calcolo della crescita nei paesi dove è legale (Belgio, Olanda, Germania ...) almeno per la parte "dichiarata" ovviamente ...
Articoli 2 su Regno Unito e Italia:
Regno Unito: il PIL potrebbe crescere di 12 miliardi di euro integrando la droga e la prostituzione
EUROPA - Il reddito generato dal traffico di droga e la prostituzione nel Regno Unito, che sarà incorporata nel mese di settembre nel calcolo del PIL potrebbe aumentare il di 10 miliardi di sterline (12,3 miliardi di euro), secondo le valutazioni pubblicato giovedì. Secondo le stime del National Statistics Office (NSO) sulla base di dati risalenti al 2009, la prostituzione aumenta il PIL del 5,3 miliardi di sterline (6,5 miliardi) e il traffico di droga in qualsiasi 4,4 miliardi ( 5,4 miliardi di euro).
L'inclusione di queste attività illegali nel PIL è prevista dalle norme europee, al fine di confrontare le economie dei paesi membri dell'UE. 23 Maggio, si è appreso che l'integrazione del traffico di droga e della prostituzione nel PIL italiano potrebbe portargli 1 ulteriore punto di crescita.
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http://www.huffingtonpost.fr/2014/05/29 ... 12162.html
In Italia, la prostituzione e le droghe gonfieranno il PIL. INSEE sta resistendo.
Per sostenere la crescita, niente batte i papponi. Per potenziarlo: farmaci. Sapevamo anche che la crescita era un farmaco difficile, è confermato nel suo metodo di calcolo. Detto questo, il titolo di questo post, che più o meno ripete quei media che hanno trasmesso il caso, non comprende le ragioni che possono aver giustificato questa riforma del PIL, guidata da Eurostat, ma a cui i contabili I cittadini francesi resistono, senza poter opporvisi completamente.
Il principio (presumibilmente) il PIL "amorali" viene preso in considerazione in ambito commerciale, tutti gli scambi economici e tutti i soldi valore aggiunto, le attività corrispondenti sono considerati utili o dannose in base a criteri etici, a condizione che il lo scambio avviene tra parti considerate reciprocamente accettabili. Non parlo qui delle attività delle amministrazioni pubbliche, conteggiate nel PIL ma essenzialmente come costi di produzione, senza scambio di mercato.
La questione dell'inclusione di "moonlighting" e di altre attività illegali o non dichiarate, ma che continua a generare scambi monetari, che molti (la maggior parte sul consenso reciproco (effettivo o presunto) degli offerenti e dei candidati. La domanda ha certamente un aspetto tecnico: come misurare ciò che nessuno dichiara (le valutazioni indirette sono possibili)? Ma solleva anche una questione di convenzioni: dovremmo (cercare di farlo) e perché?
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http://alternatives-economiques.fr/blog ... e-resiste/