Biocarburante: mais nel motore

Quattro produttori di etanolo (VeraSun, Glacial Lakes Energy, KAAPA Ethanol e Golden Grain Energy) e la società tecnologica Ethanol Oil Recovery Systems hanno stabilito una partnership che potrebbe aprire nuovi sbocchi per il settore dell'etanolo.

Il progetto collaborativo, denominato SunSource BioEnergy, ha già permesso di testare, apparentemente con successo, un nuovo processo per estrarre dal mais un olio di qualità sufficientemente buona da poter essere utilizzato come biocarburante.

Il dispositivo sviluppato è meccanico e può essere facilmente installato, secondo i suoi progettisti, su impianti di produzione di etanolo mediante il cosiddetto processo di macinazione a secco. Fino ad ora, l'unico modo per rimuovere l'olio dal germe di mais era attraverso il trattamento chimico: il prodotto ottenuto, destinato all'alimentazione animale, non era utilizzabile come biocarburante.

SunSource BioEnergy prevede inoltre di costruire un impianto di biodiesel da 40 milioni di dollari con una capacità di 189 milioni di litri che purificherà l'olio di mais e lo convertirà in biocarburante. Questa iniziativa dovrebbe quindi offrire sia un'ulteriore fonte di approvvigionamento all'industria del biodiesel (oggi in gran parte dipendente dalla soia) sia una diversificazione, pegno di nuovo reddito, per le società americane di etanolo che gestiscono 85 impianti per produzione di 14,4 miliardi di litri all'anno (altre 15 unità sono in costruzione).

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Fonte: France-science, il 17/07/2005 alle 17:15

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